Grazie alla maestria della mangaka Daisuke Hagiwara, sfogliando le pagine del manga avrete a che fare con uno spaccato di vita vera, dove i personaggi del tutto comuni sono così ben delineati tanto che pare di poterli conoscere nella realtà. Una storia comune che racconta momenti di vita semplice che lasciano poco alla fantasia ma riescono a commuovere e coinvolgere.

La collaborazione tra Hiroki Adachi (Hero) e Hagiwara per la realizzazione di questo manga inizia nel 2007. È datata però 2011 l’uscita ufficiale, dapprima in versione digitale, autopubblicata dallo stesso Hero, e poco dopo dalla casa editrice Gangan Comics in formato cartaceo, attraverso una rivista di settore, come di consueto. Il sedicesimo capitolo che chiude la serie è uscito nel luglio del 2021.

La versione animata si conclude invece con soli tredici episodi e non riesce a racchiudere il concetto di evoluzione che invece conquista nel formato cartaceo.

La trama di Horimiya, in breve. Kyoko Hory apparentemente sembra una ragazza come tante: frequenta il liceo, vuole apparire perfetta, leggera e spensierata. Conoscendola nel contesto scolastico mai si potrebbe pensare che in realtà la sua vita, una volta varcata la soglia di casa e abbandonata la divisa, si trasformi in una quotidiana routine da incubo.

Infatti, Kyoko a casa deve occuparsi di responsabilità ben più grandi della sua età, come quella di accudire il fratellino, la casa, e sbrigare tutte le faccende che normalmente competono ad un adulto. I genitori della ragazza lavorano lontano e lei non ha veramente altra scelta che quella di condurre questa doppia vita.

Quello che sconvolge un po’ la sua quotidianità è fare la conoscenza con Izumi Miyamura, un ragazzo che in realtà già conosce a scuola come un ragazzino per bene. Fuori dalla scuola, il giovane è però un teppistello. A poco a poco, la conoscenza dei due ragazzi, contornata di desideri, delusioni, amori non corrisposti e vicende quotidiane che si intrecciano con molti altri personaggi, darà la possibilità ad entrambi di abbandonare le maschere.

La trama fluida e leggera accentua in chi legge l'empatia: si ha come la sensazione di aver trovato in questo gruppo di ragazzi dei nuovi amici e questo fa veramente bene al cuore.